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Visualizzazione dei post da ottobre, 2019

Tutto il mio folle amore di Gabriele Salvatores

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Valeria Golino - foto tratta dal sito MyMovies.it “Starry, starry night Paint your palette blue and grey Look out on a summer's day With eyes that know the darkness in my soul” Vincent – Don Mclean Avevo un po’ di timore verso questo film. Quando si tratta di disabilità ho sempre paura che venga raccontata con banalità e attraverso luoghi comuni. Almeno è questa la giustificazione che do a primo impatto al mio voler stare a distanza. Ma poi, pensandoci meglio e più a fondo, ho capito che la mia è paura di emozionarmi, è paura di aprire una piccola ferita, quel piccolo rimorso, quel non aver saputo fare di meglio e di più quando la disabilità l’ho incontrata da vicino. Il timore poi mi è passato, si è trasformato in voglia assoluta di vedere questo film, di addentrarmi nel mio apparente distaccarmi. E quello che ho trovato, non è un film sulla disabilità, ma sull’incomunicabilità. E quella riguarda tutti. Riguarda tutti noi che non riusciamo a dire,

ROCKIN' 1000 : NO BORDERS ON BOARD

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   Che “Un solo, grande rock show   può cambiare il mondo” lo avevamo già imparato dal professor   Schneebly (aka Jack Black, in “School of Rock”)e noi, incalliti sognatori, crediamo in questo comandamento divino con tutte le nostre forze. Però Fabio Zaffagnini ci crede di più. Non starò a descrivere il cursus honorum di Fabio, per quello c’è già wikipedia, ma sono sicura che il suo progetto più rivoluzionario e potente lo conosciate già.   E’ ambizioso, Fabio. Non molla, ha un sogno e ci crede. Ha il coraggio di confidare in una visione e realizzarla: nel 2015, dopo 45000 euro raccolti con crowfunding e un anno speso a reclutare volontari, raduna mille musicisti   nel parco più grande della sua città, Cesena, per suonare “Learn to Fly” dei Foo Fighters. La mission è chiedere a Dave Grohl, il leader della band, di venire a suonare proprio a Cesena. Difficile? Per gli altri forse, non per lui. I mille (350 chitarristi, 250 cantanti, 250 batteristi e 150 bassisti)esegu

Joker (2019)

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Di articoli e recensioni sul nuovo lavoro di Todd Phillips (Leone d'Oro come Miglior Film alla 76° Mostra Internazionale d'arte cinematografica di Venezia) ne sono stati scritti tanti, da critici, semplici amanti di cinema, addetti ai lavori. Quindi io, in questo mio piccolo spazio, mi limiterò a raccontarvi le mie considerazioni personali da umile cinefila, considerazioni che prescindono dall’aspetto stilistico del film (oggettivamente notevole). Mi concentrerò sui due temi fondamentali che caratterizzano questa storia: l’emarginazione e la malattia mentale. Sono, infatti, questi i due aspetti che porteranno Arthur Fleck (Joaquin Phoenix, immenso) a diventare il villain per eccellenza, il “Napoleon of crime” dei comics: Joker. Prima, però, è necessario che vi introduca brevemente il protagonista. Arthur vive con la mamma anziana, Penny (interpretata da Frances Conroy) nella zona povera di Gotham City. Prende delle medicine perché ha una patologia che lo porta a ridere

Modalità autunno on

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Rassegnamoci tutte, siamo oramai definitivamente in autunno, nonostante il meteo ci stia regalando ancora temperature abbastanza miti. Ma l'illusione della bellezza estiva, da me peraltro odiata per il caldo eccessivo, oramai è andata. Niente più abiti leggeri e svolazzanti, aperitivi in terrazza, sandali aperti: la malinconia avanza, insieme alle prime nordiche nebbioline. Non si parla qui ovviamente di chi deve purtroppo affrontare grandi dolori, come la scomparsa di persone care, o l'ansia per la perdita del lavoro o per la mancanza di salute: quelli sono davvero gli unici problemi che ci dovrebbero preoccupare. Qui si chiacchiera di quella sensazione che molte di noi provano ad ogni cambio stagione, fastidiosa come il cambio armadi. Personalmente ho sempre considerato l'autunno come il vero inizio del nuovo anno, altro che 31 dicembre coi botti: si cerca di progettare cose nuove da fare, film e spettacoli da vedere, inizia la stagione te