Il fascino discreto e nascosto di Milano
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Milano - Navigli
Ph.: Silvy
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Qui sul blog si è parlato della bellezza di Roma e
di come ogni volta si venga presi dalla sua magia.
Io
invece vorrei parlare di una delle mie città del cuore, a me più vicina geograficamente
ma anche caratterialmente e cioè Milano.
Non
ho mai amato la Milano degli anni '80, la cosiddetta “Milano da bere”, negli
ultimi 7/8 anni invece, complice la frequentazione più assidua per motivi
culturali, ho imparato a vederla con altri occhi e ad amarla, anche nelle
giornate da caldo afoso o nel gelido inverno.
C'è
da dire che la città, forse grazie ad Expo, sta vivendo un periodo di rinascita
turistica, culturale ed economica.
Milano
non è una città che si svela facilmente, se escludiamo le sue bellezze più
frequentate come Piazza del Duomo, la Galleria e la Scala; Milano si “nasconde”
nelle sue chiese meravigliose che neppure i milanesi a volte conoscono, nelle
sue piazzette che sembrano quasi di paese, nei suoi parchi che ne fanno una delle
città più verdi d'Europa, nei suoi locali a volte lontani dalla movida dei
Navigli.
Due
gioielli architettonici sono da menzionare: la chiesa di San Satiro (un
angolino in via Torino)che oltre alla bellezza rivela un segreto di
prospettiva: l'abside in realtà non esiste. Grazie al genio di Donato Bramante,
un'illusione ottica ce la fa sembrare enorme anche se in realtà misura solo 97
cm.
Il
secondo gioiello, scoperto con amiche in un pomeriggio d'agosto e aperto per la
generosità del TCI, è la chiesa di San Maurizio al Monastero, in Corso Magenta,
definita la Cappella Sistina di Milano. Dietro la facciata anonima si cela un
ciclo di affreschi rinascimentali di Bernardino Luini che ricopre la chiesa
nella sua interezza mentre nella parte posteriore troviamo un pregevole organo
in legno. Un incanto per gli occhi. Innumerevoli i monumenti da vedere, molti
ancora mi mancano.
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Milano - Chiesa di Sant'Eustorgio
Ph.: Silvy
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Milano - Affreschi in San Maurizio al Monastero
Ph.: Silvy
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La
magia della città si scopre però al meglio passeggiando senza meta: prendersi
una giornata per gironzolare, dimenticando i pur efficienti mezzi pubblici per
godersela semplicemente a piedi, quartiere per quartiere. Dall'eleganza di
Brera, a Porta Romana, alla modernissima piazza Gae Aulenti con gli skyline milanesi
e il bosco verticale, alla zona di Magenta, alle dimore borghesi e signorili
dell'800 dove in salotti ora al pubblico inaccessibili è stata fatta però in
parte la storia di Italia e della cultura italiana.
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Milano - Ph.: Silvy
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Milano - Ph.: Silvy |
Una
parola merita anche un museo moderno, appena visitato, vicino a Via
Tortona: il
museo Armani Silos, dove in uno spazio avveniristico sono esposte parte delle
collezioni dagli anni '80 ad oggi e dove ci si può rendere conto della
genialità creativa di quest'uomo, con abiti ancora belli e attuali dopo 30
anni.
Milano
è piena di locali, librerie, teatri dove passare belle serate. Ognuno di noi ha
però i propri “luoghi del cuore”, legati a persone o situazioni che ci sono
care o a serate per noi indimenticabili.
Io
ne ho almeno tre: il primo è il Teatro Franco Parenti, in via Pier Lombardo.
Qui ci ho visto recitare tante volte Filippo Timi (e non solo), ho fatto tardi
per salutarlo dopo gli spettacoli ed è stata l'occasione per conoscere tante
persone che con gli anni sono oramai fra le amicizie più care.
Il
secondo luogo è una libreria, “La scatola lilla” in via Sannio 18. Cristina Di
Canio che la gestisce è un vulcano di idee che a volte non riesci nemmeno a
seguire, propone libri introvabili altrove e ti trasmette anche solo col suo
“buongiorno” una tale energia che ricarichi le pile per la giornata. Qui ho
visto una presentazione con Luca Crovi di un Antonio Manzini ai primi romanzi,
in una sera di pioggia in cui solo dei pazzi potevano uscire; qui io stessa ho
presentato un paio di volte uno dei miei autori noir preferiti, Piergiorgio
Pulixi; qui Sebastiano Mauri ha fatto una delle sue presentazioni più riuscite
del suo romanzo “Il giorno più bello della mia vita”, sul diritto al matrimonio
fra persone dello stesso sesso. Un posto quindi che anche se piccolo mi ha
fatto vivere grandi emozioni.
Il
terzo luogo esiste da pochi mesi, ma è già un posto del cuore e so che molte
mie conoscenze saranno d'accordo con me.
Germi
Ldc (che sta per luogo di contaminazione) è un circolo in via Cicco Simonetta,
dove si viene letteralmente catapultati in quella che è la cultura, soprattutto
musicale, ma non solo.
Appena
entrati si viene accolti dall'angolo libreria con una raccolta invidiabile di
volumi, poi l'angolo per i live e un bancone bar fornitissimo. La penombra ti
avvolge, l'arredamento perfetto, i soci che ti fanno sentire a casa, tutta
l'atmosfera che ti fa stare bene mentre ascolti musica, sfogli un libro e ti
gusti un bicchiere di rosso.
Ho
già visto qui un paio di splendidi live, ma è bello passarci anche solo per
stare tranquilli per un po' e rilassarsi dal mondo che c'è fuori.
Se
non si era capito amo Milano, nonostante i suoi difetti che sono quelli delle
grandi metropoli, ci vado appena posso e me la voglio “gustare” ogni volta.
Fatelo anche voi e non vi pentirete.
Silvy
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Milano - Castello Sforzesco
Ph.: Silvy
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Milano - Ph.: Silvy |
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Milano - Duomo
Ph.: Silvy
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